Prima di utilizzare gli smartphone CROSSCALL, i membri delle forze di risposta del Ministero dell'Interno si affidavano principalmente alle radio per le comunicazioni, che presentavano limiti in termini di affidabilità, portata ed efficienza operativa. La necessità di affrontare le sfide di sicurezza post-attacco del 2015 ha evidenziato l'urgente richiesta di soluzioni di comunicazione moderne e robuste, in grado di operare in ambienti difficili e di consentire scambi di informazioni istantanei, fondamentali in situazioni ad alto rischio.